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Dopo due anni difficili per l’industria del turismo, il mercato degli affitti brevi è pronto a ripartire con nuova energia. Grazie al formato degli affitti brevi, sempre più popolare tra i viaggiatori e i proprietari che scelgono questa soluzione, il mercato degli affitti ha mantenuto la sua vitalità e ora si sta preparando ad accogliere sempre di più anche i viaggi di lavoro, non solo viaggi di piacere.

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    Come si sta evolvendo il mercato degli affitti brevi

    Dopo aver affrontato chiusure e restrizioni dovute alla pandemia da Covid-19, molte persone sono ora in grado di riprendere i loro spostamenti e questo include sia i viaggi personali che quelli di lavoro. In particolare, i viaggi di lavoro stanno diventando sempre più comuni e sono spesso legati alla partecipazione ad eventi e fiere.

    Grazie alla flessibilità e alla convenienza degli affitti brevi, le persone che viaggiano per lavoro possono ora trovare sistemazioni adatte alle loro esigenze, senza dover affrontare costi elevati per hotel e alloggi tradizionali.
    Inoltre, molte aziende stanno iniziando a guardare ai vantaggi degli affitti brevi anche per le esigenze di alloggio dei propri dipendenti in trasferta.

    Aumentano le opportunità di affitti brevi per i proprietari di case

    Tutto questo significa un aumento della domanda per gli affitti brevi per periodi di soggiorno medi e lunghi. Secondo uno studio di Halldis, nel 2021 il valore del mercato degli affitti brevi ha raggiunto i 10 miliardi di euro, valore superato nel 2022; pertanto le aspettative per il 2023 sono molto alte. In particolare, il formato degli affitti brevi per periodi di soggiorno medi e lunghi sta diventando sempre più popolare, con un aumento del 30% dei soggiorni che durano più di 30 giorni.

    Ciò significa che ci sono nuove opportunità di business per proprietari di case sfitte e seconde case, che in Italia sono oltre sei milioni secondo i dati Istat. Queste proprietà possono essere messe a reddito dai proprietari, offrendo sistemazioni flessibili e convenienti per i viaggiatori di lavoro. I dati recenti hanno infatti confermato l’interesse di proprietari e investitori: 5.063.422 di notti prenotate a settembre 2022 in Italia (dati AirDNA – principale fornitore di dati e analitici per il settore degli affitti a breve termine).

    Conclusioni sul mercato degli affitti brevi

    Michele Diamantini, CEO Halldis, ha dichiarato che “Il Covid ha rappresentato un momento di pausa per il settore, ma la ripresa cui assistiamo, con un 2022 superiore ai dati pre-pandemici, dimostra che la formula degli affitti brevi ha margini di crescita notevoli.”

    In sintesi, il mercato degli affitti brevi sta vivendo un momento di ripresa grazie alla popolarità del formato e alla ripartenza dei viaggi di lavoro. Ci sono nuove opportunità di business per gli investitori nel settore degli affitti brevi, così come una maggiore flessibilità e convenienza per i viaggiatori che cercano sistemazioni adatte alle loro esigenze.

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